Continua
con una significativa mostra al Castello di Duino, il Progetto Ermada
1914 VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE, coordinato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis con il finanziamento della Regione Fvg relativamente al Bando Grande Guerra 2014, dopo la recente esposizione al Palazzo Taddea di Spilimbergo, dove un
attento pubblico ha visitato con grande interesse la manifestazione,
non ultime giovedì scorso delle scolaresche locali.
Una
mostra divisa su due sezioni “ILCASTELLO DI DUINO DALLE ELEGIE DI RILKE ALLA GRANDE GUERRA” e “I GRAFFITI E LE FORTIFICAZIONI ITALIANE E AUSTRIACHE DELLA GRANDE GUERRA IN FVG".
La prima parte dedicata al poeta
praghese, ha un sapore particolare. Durante la cosiddetta belle
epoque, a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento,il Castello di
Duino, grazie al mecenatismo dei suoi nobili signori della Torre e
Tasso, era diventata un salotto rinascimentale, il quale forniva
appoggio sicuro ad intellettuali e poeti. Tra costoro ne beneficiò
pure il poeta Rainer Maria
Rilke, nato a Praga ma di
lingua tedesca, come Franz Kafka. Rilke ivi compose le sue
celeberrime Elegie duinesi e perfezionò altri componimenti. Un paio
di mesi dopo l’ultimo soggiorno di Rilke al castello (maggio 1914)
sarebbe scoppiata la Prima Guerra Mondiale e, in meno di un anno,
quel maniero si sarebbe trovato a ridosso della prima linea e
devastato dalle artiglierie italiane. Amplia documentazione
fotografica, sul poeta e su quanto il Castello di Duino subì
l'evento bellico.
La seconda parte della mostra
(Graffiti e Fortificazioni) è sviluppata dal Centro Studi e
ricerche storiche SilentesLoquimur di Pordenone, attraverso
il suo curatore dott. Malatesta Leonardo Direttore della Fondazione
del Museo Storico del Nastro Azzurro. La mostra parla delle
fortificazioni italiane ed austriache costruite nel territorio di
confine tra Italia ed Austria Ungheria. Attraverso fotografie d'epoca
e odierne, planimetrie e delle informazioni storiche, gli undici
pannelli parlano delle singole opere, ma anche di inquadramento
generale, come la politica difensiva dei due paesi, l'armamento e ciò
che successe anche nelle altre zone interessate dal conflitto come il
Veneto. Significativi i pannelli poi dedicati ai Graffiti. Nel corso
della Grande Guerra, i soldati di tutti gli eserciti incisero,
durante la loro permanenza al fronte, innumerevoli “graffiti” a
vocazione ufficiale o personale: epigrafi, lapidi, scritte, targhe
iscrizioni.
Nel Friuli Venezia Giulia come nelle altre Regioni
italiane e non, migliaia di graffiti risultano tuttora esistenti,
dopo un secolo di interperie, frane e noncuranza, nei territori
coinvolti dal fronte italo-austroungarico della Grande Guerra. Un
“archivio” eccezionale a cielo aperto, uno straordinario
patrimonio umano lasciatoci dai ragazzi in uniforme che combatterono
e perirono nelle trincee della Prima Guerra Mondiale.
L'inaugurazione della mostra, prevista
per venerdì 13 marzo alle
ore 16,00, che coinciderà
con l'apertura stagionale ufficiale del Castello di Duino, vedrà la
partecipazione del Principe Carlo della Torre Tasso proprietari del
maniero, Massimo Romita, Presidente del Gruppo Ermada Flavio
Vidonis, il dott. Bruno Vajente del Centro Studi e Ricerche storiche
Silentes Loquimur, il Prof. Adriano Papo, con l'intervento
introduttivo della Professoressa Tatjana Rojc, ospite della serata.
Nei giorni seguenti doppio
appuntamento presso il Comune di Farra d'Isonzo, dove sabato
14 marzo alle ore 11,00
nella sala consigliare, verrà inaugurata dal Sindaco Alessandro
Fabbro l'estratto della mostra “VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE”
dedicata principalmente ai percorsi della Grande Guerra visitabili
oggi sul Monte Ermada e nella Venezia Giulia. Domenica
15 alle ore 21,00 sempre
nella sala Consigliare del Comune di Farra d'Isonzo, il Concerto ad
ingresso gratuito “L'eco delle Trincee...cent'anni dopo” con la
partecipazione del Coro Sant'Ignazio di Gorizia e il Coro CIVE ANA
di Paularo.
Collegata alla mostra, venerdì
17 aprile presso il Centro
di Promozione Territoriale di Sistiana (ex aiat) verrà presentato lo
spettacolo teatrale di Emanuele Merlino Il
Castello di Duino, dalle elegie di Rilke alla Grande Guerra”,
adottando
il punto di vista del poeta, di vuole proporre una rappresentazione
scenica in cui due voci narranti declamano
le più famose liriche composte da Rilke alternandole con accenni
storici agli eventi dell’epoca, con lo scopo di cogliere nelle
poesie e nella storia l’atmosfera che portò allo scoppio del
conflitto che avrebbe devastato quel luogo d’arte e di cultura,
quasi a simboleggiare la fine della cultura europea. Tale spettacolo
è realizzato in collaborazione con l'Istituto
di Ricerche Storiche e Militari Carlo Alfredo Panzarasa, la sala è messa a disposizione nell'ambito del Progetto dal Parnter PROMOTRIESTE e dalla Provincia di Trieste.
L'ingresso all'inagurazione della
mostra al Castello di Duino
è possibile solo prenotando al 040208120
o al nr. 3886449114
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