venerdì 21 ottobre 2016

I PROGETTI DELLA GRANDE GUERRA A TRIESTEANTIQUA


Nell’ambito di Trieste Antiqua, il Gruppo ErmadaFlavio Vidonis, entità territoriale molto attiva sulle iniziative legate alla Grande Guerra e spesso partner della Promotrieste di importanti azioni di promozione turistica congiunta in Italia e all’Estero, presenterà venerdì 4 novembre alle ore 1700 una conferenza dal titolo “LA GRANDE GUERRA STORIE DELFRONTE” Attraverso un percorso, coordinato e moderato da Mauro Depetroni, responsabile scientifico del Gruppo Ermada, si andranno a toccare alcuni elementi della Grande Guerra, attraverso gli interventi di Massimo Romita, Presidente del Gruppo Ermada, Francesco Zardini, Storico ed Illustratore Woo, Nicole Rodda Antropologa Woo e Marta Lollis responsabile della Proloco Fogliano Redipuglia.
Due i progetti significativi che verranno presentati, che hanno ottenuto sui Bandi della Grande Guerra della Regione Autonoma Fvg importanti riconoscimenti, il primo “VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE TRA FRONTE E FOLLIA”, il secondo “#Storytellersww1 n.2 vite di uomini e donne in anni terribili” Ma oltre ai Sentieri di Pace Turismo storico della Grande Guerra, punto centrale della conferenza la presentazione della mostra, attualmente al Castello di Duino, “FOLLIE, Scappare dalla Guerra Rincorrere la Guerra”, illustrata da Nicole Rodda e Francesco Zardini. Spesso la guerra è stata definita tale e la Grande Guerra non fece eccezione: fu il massacro insensato di una generazione perduta, il crollo di un’Europa che usciva dalla Bell’Époque piena di conquiste in ogni campo. Milioni di morti, invalidi, vedove e orfani, vittime di una macchina di morte sempre più efficace.
Nella mostra si racconta in maniera precisa e scientifica, alcuni aspetti di questa follia: il primo aspetto, a volte ignorato, è il volontarismo: una corsa esaltata, incosciente e folle, appunto, verso un conflitto che si dimostrerà ben diverso rispetto alle aspettative. Il secondo aspetto sarà quello del trauma psicologico, della fuga fisica ma anche mentale che caratterizzò i fronti di tutto il mondo in guerra. Questa mostra, nell’intento di valorizzare e condividere la storia della Venezia Giulia e dei territori vicini, tratterà con particolare attenzione episodi legati alle persone che partirono da questi luoghi, cent’anni fa, e che oggi possono diventare una chiave per affrontare un discorso di valore internazionale, fatto di memoria del passato e consapevolezza del presente. Ecco quindi che il volontarismo giuliano-dalmata assume il valore di un filo rosso tra i temi della mostra, mostrandosi come manifestazione particolare di fenomeni internazionali. Attraverso le testimonianze di alcuni protagonisti si ripercorrerà l’esperienza della guerra nelle sue forme, incontrando l’entusiasmo, la disillusione, la tragedia e le conseguenze del conflitto che segnò la fine di un’epoca

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