giovedì 28 agosto 2014

I Partners istituzionali - Comune di FARRA D'ISONZO

Il Museo della Civiltà Contadina di Farra d’Isonzo si trova in uno splendido borgo costruito sul finire del XVIII secolo dalla famiglia degli Strassoldo, all’epoca ricchi possidenti di Villanova, al fine di ospitare una decina di famiglie di coloni. Il Museo, inaugurato nel 1993, ospita 12 sezioni che ripropongono lo stile della vita contadina, gli usi, i costumi ed i mestieri collegati al mondo rurale. 

Museo di Documentazione della Civiltà Contadina Friulana 
Strada della Grotta, 8
I - 34074 Farra d'Isonzo (GO)
Tel.: +39 0481 888567 / +39 0481 888002 (Comune) 
Fax: +39 0481 888609

Farra è un centro rigoglioso per i numerosi vigneti che ricoprono il suo vasto territorio. Le vecchie caratteristiche di paesaggio agricolo si sono mantenute nella struttura urbana della località, che comprende numerosi borghi e le due località di Mainizza e Villanova.

Storia

Il nome Farra è di origine longobarda; infatti deriva da Fara, che in lingua longobarda indica una fortezza concessa a singole famiglie con rispettive discendenze. I Romani avevano a suo tempo una "statio" presso la quale costruirono un massiccio ponte sull'Isonzo, il "Pons Sontii", nella frazione della Mainizza per comunicare con le terre dell'est. Da questo ponte strategico passarono, per invadere l'impero, i Goti, gli Ostrogoti, i Longobardi, gli Avari, gli Unni, gli Ungari ed i Turchi.
Nel corso del medioevo l'abitato si è imperniato sostanzialmente sul locale castello che nel 967 era stato donato dall'Imperatore Ottone I di Sassonia al patriarca Rodoaldo di Aquileia che, assieme ai suoi successori, mantenne il possesso della fortificazione alla chiesa locale sino all'inizio del Duecento quando esso venne conquistato e distrutto dai conti di Gorizia. In epoche successive la città venne quindi infeudata alla famiglia Strassoldo che tra XV e XVI dovettero difenderla dall'invasione di ungari e turghi e risentì duramente anche delle guerre tra la Repubblica di Venezia e l'Austria che avevano interesse ad estendersi su quest'area strategica. Dopo la parentesi napoleonica, il paese tornò sotto il dominio austriaco e venne annesso però all'Italia solo al termine della Prima guerra mondiale.


Il Museo - Dov'è e cosa trovi


Ubicato a 7 km dal confine con la Slovenia, il Borgo Colmello sorge a 10 minuti di auto da Gorizia, raggiungibile anche tramite un autobus la cui fermata si trova a 200 metri dalla proprietà.
Attiguo al Museo di documentazione della civiltà contadina friulana, è situato l'Hotel e la Locanda "Borgo Colmello".
Ospitato in uno splendido casale ristrutturato, a 2 km da Farra d'Isonzo, il Borgo Comello offre la connessione Wi-Fi gratuita nell'intera struttura, e vanta camere dotate di pavimenti in parquet e un ristorante specializzato in cucina del Friuli.
Impreziosite da dettagli dei muri in pietra originali e arredi rustici, le sistemazioni presentano anche una TV a schermo piatto e, in alcuni casi, includono l'aria condizionata e la vista sui vigneti circostanti.
Allestita tutti i giorni, la colazione comprende cibi dolci e, su richiesta, prodotti salati.


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