mercoledì 27 agosto 2014

Grande guerra, 850mila euro a 24 progetti


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Grande guerra, 850mila euro a 24 progetti

Pronte le graduatorie dei bandi per ricerche storiche, manifestazioni e progetti per le scuole. Arrivate oltre 170 richieste

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Via libera della Regione alle graduatorie per i contributi relativi ai progetti legati al centenario della Grande Guerra. Un capitolo in cui erano stati inseriti 845mila euro che andranno a finanziare tre specifici canali, come previsto dall’apposita legge approvata nell’ottobre del 2013: studi e ricerche storiche, eventi e manifestazioni, anche a carattere transnazionale, e progetti educativi e didattici inerenti il primo conflitto mondiale.
La tabella con i beneficiari del...
La tabella con i beneficiari del contributo regionale sulla grande guerra
Le domande Complessivamente sono pervenuti agli uffici della Regione 176 domande, di cui 38 relative al bando “storico”, finanziato con 70mila euro, 54 sui progetti educativi (180mila euro) e 84 per eventi e manifestazioni (595mila euro). Sono stati finanziati complessivamente 24 progetti mentre complessivamente quattro domande sono risultate inammissibili per carenza di documentazione o compartecipazione finanziaria insufficiente.
Eventi e manifestazioni Tra gli eventi, sono dieci a beneficiare dei contributi (quantificati tra 20 e 70mila euro) tra cui la Provincia di Trieste (“Metamorfosi di una città di confine”), il Comune di Monfalcone (“Grande Guerra, luoghi, memorie, culture. Pace, convivenza, integrazione: oltre le rovine, oltre le frontiere”) e la Provincia di Udine (“1914. La Grande Guerra degli altri e i friulani: emigranti rimpatriati, contadini arruolati”), oltre ad altri progetti organizzati da associazioni culturali ed enti pubblici.
Ricerche e progetti per le scuole Otto invece i progetti educativi e didattici che verranno finanziati con erogazioni tra i 10 e i 20mila euro mentre sei sono i beneficiari dei contributi, compresi tra 10 e 12 mila euro, per la realizzazione di studi e ricerche storiche. I bandi prevedevano che i progetti ritenuti ammissibili, a seguito degli accertamenti svolti nella fase istruttoria preliminare, fossero valutati sulla base di criteri predeterminati, riferiti in particolare all'esperienza e alla qualificazione del soggetto proponente, alla qualità del progetto presentato e ad alcune caratteristiche specifiche, tra cui la localizzazione delle attività didattico-educative e dell'evento previsto, la composizione del gruppo di studio e ricerca, la presenza, nel caso di eventi e manifestazioni, di personaggi di chiara fama a livello nazionale, la realizzazione del progetto in forma associata e, infine, la percentuale di partecipazione finanziaria eventualmente prevista dal soggetto proponente in misura superiore a quella minima fissata dal bando (10%).

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La selezione La determinazione delle graduatorie si è conclusa lunedì con l’approvazione dell’elenco relativo a studi e ricerche, mentre gli altri due avevano visto la luce già alla fine di luglio. «La somma di 845mila euro rappresenta un importo importante, ma riteniamo che i progetti beneficiari dei fondi messi a disposizione per questa prima annualità possano considerarsi di alta qualità - ha sottolineato la presidente della Regione Debora Serracchiani - andando tra l'altro ad interessare tanti e diversi aspetti della Grande Guerra». Secondo la governatrice, «sono indubbi i riflessi turistici sul territorio e, al contempo, di valorizzazione del nostro patrimonio materiale ed immateriale imperniato sulla Grande Guerra ma non abbiamo voluto dimenticare l'esigenza di puntare anche su un arricchimento storico e culturale dedicato ai tragici risvolti di quella guerra, che andarono ad incidere con pari virulenza sia sui militari sia sulla popolazione civile».
Le tranche future I finanziamenti della Regione per i progetti relativi alle celebrazioni per i 100 anni della prima guerra mondiale si svilupperanno anche nei prossimi anni, seguendo l’andamento storico di quel periodo: il 2015, pertanto, sarà in particolare dedicato all'area friulana, il 2016 al Goriziano, il 2017 a Caporetto e all'arretramento verso il Piave, che di fatto coinvolse gran parte della regione, il 2018 al ritorno di Trieste all'Italia.

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