Questo evento
prevede la mostra “La grande Guerra in Carnia” che sarà
allestita nella Sala Rilke del Castello di Duino: l’iniziativa,
nata da un’idea del soprintendente ai beni artistici, storici ed
etnoantropologici del FVG Luca Caburlotto, è il risultato di una
proficua collaborazione fra due soprintendenze, quella di Arezzo e
quella del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Foiano della Chiana e
l’Associazione “Fotoclub Furio del Furia”.
Il GruppoErmada Flavio Vidonis ha voluto con forza inserirla all’interno
del progetto ERMADA 1914 VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE e presentarla in una location d’eccezione: il Castello
di Duino, dove tra il 1911 e il 1912, soggiornò il poeta austriaco
Rainer Maria Rilke, da cui trasse l'ispirazione per le famose "Elegie
duinesi”. La Prima Guerra Mondiale causò al Castello molti danni
che vennero riparati alla fine del conflitto e soltanto dopo il 1920
fu nuovamente abitato dai suoi proprietari.
La mostra,
corredata dal volume “L’esercito silenzioso - Organizzazione
logistica della Prima Guerra Mondiale” a cura di Renata Gottschalk,
rappresenta, a detta del soprintendente Caburlotto, appassionato e
studioso della grande Guerra a prescindere dal suo ruolo
istituzionale: “ Un’ indicativa operazione di tutela e
valorizzazione del patrimonio storico e di salvaguardia della memoria
della Prima Guerra Mondiale”.
Il fondo
fotografico che sarà esposto al Castello di Duino, fa parte del
ricco archivio “Furio del Furia” ed è composto da più di 6 mila
lastre e di proprietà del Comune di Foiano della Chiana, descrive un
interessante e vivace spaccato di vita militare nella cosiddetta Zona
Carnia che da Cividale del Friuli arrivava sino all’Alto Friuli.
L’autore delle oltre 200 istantanee esposte - i cui negativi sono
stati sapientemente restaurati -, e supportate da esaustivi pannelli
didattici era, probabilmente, un ufficiale del 6° Reparto
Autotrattrici, un artista che, come molti dei suoi colleghi nel corso
della Grande Guerra, utilizzò una macchina fotografica tascabile per
immortalare momenti della vita quotidiana, della routine di tutti i
giorni, dell’ambiente in cui si trovò a vivere ed operare e (più
raramente) della prima linea e degli orrori della guerra.
Sono questi i
fondi più interessanti perché, a differenza delle fotografie
ufficiali scattate a fini propagandistici dai reparti
foto-cinematografici dell’Esercito e che dovevano passare al vaglio
della censura, a volte rappresentano il volto più vero e crudele
della guerra: le sofferenze, i combattimenti, i feriti, i caduti. Non
è il caso di questa raccolta: il suo autore, visto l’incarico che
probabilmente ricopriva e il reparto con cui operava, ebbe la
possibilità di documentare soprattutto la vita delle seconde linee,
dei centri logistici, dell’enorme sforzo che l’Esercito fece e
dei mezzi che dovette mettere in campo per rifornire quotidianamente
chi combatteva in prima linea e per trasportare, in prossimità del
fronte, i grossi calibri indispensabili per le azioni militari.
LE PRIME FOTO DELLA MOSTRA
Nella Conferenza di presentazione che avrà luogo nelle prossime settimane in
particolare verranno affrontati i temi legati alle vicende svoltesi
nel 1914 in poi nella zona dell’Alto Friuli. Relatori della
Conferenza il Sovraintendente Luca Carbulotto, l’arch. Maurizio
Anselmi, Mauro Depetroni ed il Presidente del Gruppo Ermada Flavio
Vidonis, Massimo Romita.
Per informazioni e prenotazioni posti per l'inaugurazione 040208120
Di professione
farmacista (1876-1932), Furio Del Furia si appassiona alla
fotografia grazie allo zio Giuseppe, che si da da fare in camera
oscura con attrezzi di vario genere.
Il giovane, inizia
subito ad utilizzare la macchina fotografica. Poco dopo parte per
Livorno dove gestisce la farmacia dell'ospedale, ma rientra presto a
Foiano per prendere in consegna dal padre la farmacia della famiglia.
Da quel momento in
poi, fino alla sua morte avvenuta nel 1932, nulla sfugge
all'obiettivo della sua macchina sempre pronta a fissare un'immagine,
una sensazione, un'emozione.
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